È lo strumento principale della pianificazione urbanistica a livello comunale.
Sulla base dell’accertamento dello stato di fatto e delle previsioni di sviluppo del Comune nel periodo di validità del piano, esso prevede L 1150 17/8/1942 7 la destinazione d’uso delle aree, la possibilità di sfruttamento edificatorio, gli interventi realizzabili sul patrimonio edilizio esistente, le aree da destinare a servizi pubblici. Le norme di indirizzo per la formazione dei piani regolatori e le relative norme procedurali sono dettate dalle leggi regionali, dopo il trasferimento delle relative competenze dello Stato dpr 8 15/1/1972. Di norma il piano regolatore riguarda e disciplina il territorio di un Comune; è peraltro prevista la possibilità, in particolari condizioni, di redigere piani intercomunali o concernenti le Comunità montane.
Approvazione: delibera G.R. n. 111-27050 del 30.7.1993, pubblicata sul B.U.R.P. n. 35 del 1.9.1993, con introduzione “modifiche ex officio”