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La nostra storia

Era il 22 giugno 1694, quando Vittorio Amedeo II concedeva a Niccolò Manfredo Occelli la Regia Patente per l’istituzione del “Feudo di Nichilino”

Fu a quel tempo che Niccolò Manfredo Occelli e ai suoi eredi, fu concessa la facoltà di “usare dell’Armi, Insegne e Marche Comittali” nonché fregiarsi del titolo di “Conti” e fu a quel tempo che il 21 Agosto dello stesso anno , la popolazione e l’appena convocato Consiglio per Capi di Casa presenziarono all’infeudazione ufficiale separandosi dalla città di “Moncaglieri” come se “detti Territtorij mai fossero stati uniti”.

Le borgate unite

Tra le due borgate principali, la più importante era sicuramente la Borgata Palazzo, dal Palazzo della Famiglia Darmelli che vi sorgeva in corrispondenza della zona in cui attualmente è ubicata la Chiesa della SS. Trinità e si snodano Via Stupinigi e Via Concordia.

La borgata, la cui esistenza è documentata a partire dal 1400, al volgere del secolo successivo era divenuta tristemente nota come focolaio di una delle epidemie di peste.

La borgata del Nichelino, invece, si raccoglieva intorno al Castello che la famiglia Occelli aveva acquistato nel 1619 e che comprendeva un forno pubblico, un locale adibito a Tribunale (dove fino al 1726 il Conte Niccolò Manfredo amministrò la giustizia) e la Cappella della Beata Vergine delle Grazie (prima Chiesa di Nichelino) per la celebrazione delle funzioni religiose.

A dispetto della minore popolosità della Borgata Palazzo, tuttavia, fu il nome Nichelino a prevalere come toponimo principale del neo feudo proprio grazie all’appartenenza alla famiglia Occelli.

Oltre ai due borghi principali, i confini stabiliti dalla Regia Patente comprendevano grandi cascine come quelle di San Quirico, la Buffa, la Vernea, il Palazzetto, il Colombetto, la Pallavicina o Balbiana.

L’evoluzione cittadina

Era il 1706 quando Torino fu assediata dai francesi e Nichelino corse in aiuto della capitale sabauda inviando uomini e mezzi e fu a settembre dello stesso anno che il territorio fu invaso dal nemico e gli abitanti abbandonarono le case ed implorarono l’aiuto di San Matteo per respingere l’assedio.

Placatisi i venti di guerra, gli Occelli – in cambio della fedeltà mostrata – ottennero il diritto di nominare i Sindaci.
Niccolò Manfredi Occelli morì nel 1742 e suo figlio Giacomo Luigi, disinteressandosi del territorio nichelinese, spostò la residenza di famiglia sulla collina moncalierese.

Fu proprio nella seconda metà del ‘700 che Nichelino subì la prima vera trasformazione: furono organizzate le pattuglie di vigilanza sull’ordine pubblico, venne edificata una nuova chiesa, intitolata ai Santi Matteo e Rocco e dedicata alla SS Trinità (consacrata nel 1771), fu regolata la distribuzione dell’acqua e si istituì un servizio di assistenza per i meno abbienti.

Purtroppo però alla fine del ‘700, fallito l’armistizio di Cherasco (1796), Nichelino finì nelle mani dei francesi che costituirono della Guardia Nazionale, l’adozione del sistema metrico decimale, l’abolizione degli ordini religiosi e del calendario repubblicano.

Il ritorno del re

L’ottocento fu un secolo fondamentale per la storia d’Italia ed anche Nichelino che risentì profondamente dei notevoli mutamenti politici, sociali ed economici.

Fu nel 1814 con il ritorno del Re sabaudo che vennero abrogate tutte le leggi francesi e fu proprio in quegli anni che vennero edificate due scuole e la nuova Casa Comunale (progettata da Amedeo Peyron), instituita la prima stazione dei Carabinieri (l’arma era stata istituita il 13 luglio 1814 da Re Vittorio Emanuele I), migliorate le vie di comunicazione stradale, costruita la stazione ferroviaria in cui il 27 luglio 1854 transitò il primo treno.

Gruppo storico "Conte Occelli"

Il gruppo storico CONTE OCCELLI di NICHELINO, nasce all’inizio dell’anno 2016 da un gruppo di  pesone che con la loro presenza e capacità creativa hanno voluto far rivivere  i personaggi realmente vissuti tra la fine del XVII° ed inizio XVIII° secolo, nell’epoca barocca, partecipando a molteplici rievocazioni storiche. Sede via Alessandro Volta 10 – Nichelino –

Contatti: gs.conte.occelli@gmail.com

 

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Ultima modifica: 24 Aprile 2021 alle 09:54
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