Il novecento è tristemente caratterizzato, qui come altrove, dall'escalation di fatti che culminano in due guerre mondiali che non danno tregua all'Europa. Nella Nichelino a forte vocazione agricola la vita scorre come cupo riflesso di quanto avviene nel resto d'Italia e, del primo conflitto, non restano molte testimonianze.
Il 15 maggio 1939, quando già incombe la seconda guerra mondiale, Benito Mussolini in visita a Torino attraversa Nichelino. I "sospetti antifascisti" fin dal giorno prima, sono incarcerati a scopo preventivo per due notti. Si avvicina mezzogiorno quando il duce arriva alla zona Crociera, all'incrocio tra via Torino e via XXV Aprile. I drammatici episodi dello scontro mondiale non risparmiano la città. Dominano paura e stenti: bombardamenti, rastrellamenti, eccidi sono all'ordine del giorno, mentre lievitano i fermenti che porteranno anche qui alla Resistenza.
Per non perdere il controllo del territorio i tedeschi istituiscono presidi nella Palazzina di Caccia di Stupinigi e nel castello Segre.
La fine della guerra saluta la nomina a Sindaco di Rodolfo Camandona, cui va la prima fascia tricolore della Nichelino liberata. Nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale nel 1945, Camandona resta in carica fino all'estate dello stesso anno. Con lui l'albo del dopoguerra, all’anno 2018, conta 15 sindaci.
Maggio 1945: in un'Italia che saluta la Liberazione e pensa a lasciarsi alle spalle la guerra, Rodolfo Camandona è nominato, dal Comitato di Liberazione Nazionale di cui fa parte, primo sindaco della città di Nichelino. Una carica di transizione e di breve durata, fino all'estate, quando gli succede:
- Gerolamo Bonetto, eletto dal Consiglio Comunale in carica dal 10 novembre 1945 al 13 agosto 1946
- il terzo è Mario Sorbone, dal 15 agosto 1946 al 22 giugno 1951
- il quarto è Angelo Bauducco, dal 23 giugno 1951 al 15 dicembre 1960
- il quinto è Angelo Prato, dal 16 dicembre 1960 al 4 settembre 1970
Resta negli annali come politico "inossidabile" Elio Marchiaro cui va il primato della resistenza in carica, dal 5 settembre 1970 all' 11 dicembre 1984
Gli succede Luciano Braga, dal 12 dicembre 1984 al 18 settembre 1985
- l'ottavo è Teodoro Crupi, dal 19 settembre 1985 al 15 marzo1987
- nono è Armelio Vitale, dal16 marzo 1987 al 30 ottobre 1989
- il decimo è Bernardino Mussetto, dal 31 ottobre 1989 al 28 ottobre 1992
- undicesimo è Angelino Riggio, dal 26 ottobre 1992 all'aprile del 1995
-il dodicesimo è Pier Bartolo Piovano, dal 23 aprile 1995 a giugno 2004, primo sindaco eletto direttamente dai cittadini, che lascia il posto a
- il tredicesimo, Giuseppe Catizone è in carica per due mandati dal 13 giugno 2004 a fine legislatura e dal 9 giugno fino a fine legislatura, gli succede
- Angelino Riggio alla sua seconda esperienza come sindaco che resta in carica dal 6 giugno 2014 al 30 novembre 2015 (data della mozione di sfiducia che ha posto fine alla legislatura)
- attualmente il sindaco in carica, dal 5 giugno 2016, è Giampietro Tolardo.