La Lejia, la Cantonà e la Stazione Ferroviaria
La Leja
Da una delle tre uscite del Castello, quella del cancello del parco, inizia la “leja” un magnifico viale, in parte visibile ancora oggi, costeggiato dagli olmi, che partiva da via Torino (oggi interrotto da via Trento) e che snodandosi per 400 metri, raggiungeva il cancello di ferro della casa patrizia che caratterizzava il borgo. Ecco come la vedeva da bambino Sion Segre Amar: “La leja, lunga trecento metri giusti, fatta di “cherpo”, che poi sono olmi, tanto fitti e chiusi da ogni parte e di sopra da sembrare un tunnel, sbuca nel centro del paese un po' dopo il Municipio” "Cento storie di amore impossibile", Sion Segre Amar, Garzanti, 1983.
La Cantonà
Una fila di abitazioni che si affacciano su un unico cortile, il cui ingresso era in origine al fondo della “leja”, veniva chiamata “cantonà”. “...detta cantonà altri non era stato che un cascinale, con stalle, tettoie e un rustico per dimora dei fittavoli e dei contadini del feudo, ora reso in certo senso abitabile” (Cino Vercelli in "Nichelino come eravamo – tra le due guerre", Centro Stampa Città di Nichelino – Impronta Tipografica Nichelino 1989).
Stazione Ferroviaria
La fermata di Nichelino entrò in servizio all'attivazione della linea Torino-Pinerolo nel 1854.
All'inizio era gestita dal Genio Militare Ferrovieri ed era solamente un casello, successivamente passò sotto la gestione delle Ferrovie dello Stato trasformandosi nell'attuale fermata dotata di un solo binario, servita dai treni della linea SFM2 del servizio metropolitano di Torino.
Il progetto per una ferrovia che unisse Pinerolo a Torino prese forma nella primavera del 1845 con la costituzione di una società promotrice per la sua costruzione. Nel 1849 questa veniva riconosciuta con Decreto Reale che ne approvava lo statuto ed il regolamento.
Vennero quindi esaminati alcuni progetti di collegamento: via Buriasco-Vigone e Pancalieri di 44 Km, via Piossasco-Orbassano di 33 Km e infine quello passante per Candiolo, None e Airasca. Venne scelto l'ultimo per usufruire di un tratto della già esistente linea Torino-Genova con inserimento nel Comune di Moncalieri poco lontano dal ponte sul Sangone, divenuto in seguito Bivio Sangone.
Dal dicembre 2012 è stata attivata sulla linea Torino-Pinerolo la nuova linea SFM2 del servizio ferroviario metropolitano di Torino che raggiunge la città di Chivasso. La linea non si attesta più quindi alla stazione di Torino Porta Nuova, ma dopo la stazione di Torino- Lingotto prosegue per la stazione di Torino – Porta Susa e di lì per la stazione di Chivasso dove si attesta.
Fu effettuato uno studio per il raddoppio del binario nel tratto Torino-Pinerolo nell'ambito della riorganizzazione del servizio metropolitano di Torino.
Il progetto prevedeva l'interramento della linea per circa 2 Km nel territorio della città di Nichelino, con conseguente spostamento della stazione più a nord. Il primo atto formale di questo intervento è avvenuto ad ottobre 2011 con il deposito, da parte della società Italferr, del progetto di raddoppio tra Bivio Sangone e Pinerolo per la procedura di valutazione di compatibilità ambientale. Tale progetto, però, non si è mai avviato per il mancato stanziamento delle ingenti somme necessarie per la sua realizzazione.